incesto
Mio fratello per una notte
di Fantasieinracconti
19.10.2024 |
21.048 |
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"Feci scivolare il suo membro nella mia bocca..."
La pallina girava da una mano all’altra e mio fratello Giulio non riusciva mai a raggiungerla.Quando Simona la lanciò a me il rimbalzo sull’acqua ne deviò leggermente la traiettoria ed io misi una mano all’indietro per afferrarla.
In quel momento sopraggiunse Giulio che mi travolse e nell’intento di rubare la palla che era nella mia mano si avvinghiava a me ed i nostri corpi strisciavano uno sull’altro.
Senz’altro non fu voluto, ma nel momento in cui raggiunse la palla e nessuno dei due voleva mollare la presa, restammo uniti abbastanza da scioccare i nostri sensi.
Sentii chiarissimo il suo pene gonfiarsi mentre mi urlava di mollare la pallina.
In quell’istante mi ritornò in mente un episodio di qualche anno fa:
Eravamo andati in disco con la nostra unica auto.
Generalmente all’andata guidava lui ed al ritorno io perché a lui piaceva bere un goccino per “carburarsi” in modo da non essere timido con le ragazze.
Quella sera Giulio doveva incontrarsi con Carla, una ragazza che corteggiava da diverso tempo.
Durante la serata qualcosa doveva essere andato storto perché Carla uscì dalla discoteca accompagnata da un’altro ragazzo.
Non vidi più Giulio per diverso tempo, poi il suo amico Filippo venne a cercarmi perché secondo lui Giulio stava esagerando col bere.
Quando lo raggiunsi mi resi conto che era ormai tardi e quel cretino di mio fratello era “ciocco perso”.
Filippo mi aiutò a metterlo in macchina ed io mi avviai verso casa con non poca difficoltà.
Durante il tragitto mi dovetti fermare alcune volte per farlo pisciare.
Mi chiamava Carla e continuava a darmi della stronza.
Quando fummo nei pressi della pineta vicino alla città lui mi chiese di fermarmi che doveva andare a fare pipì.
“Di nuovo?!” Sbuffai io mentre accostavo..
Lo vidi entrare e poi scompari nel nulla.
Spaventata mi addentrai di qualche metro e lo vidi a terra.
Era lì che stava piangendo e mi diceva che non gli volevo bene perché l’avevo lasciato solo in discoteca per andarmene con un’altro.
Purtroppo ancora non aveva realizzato che ero sua sorella e non Carla.
Mi ritrovavano in una pineta in piena notte con un coglione ubriaco che non sapeva nemmeno chi fossi.
Ero terrorizzata ed imploravo Giulio di alzarsi per tornare a casa.
“Dai Giulio, ho freddo ho sonno e paura. Ti prego alzati ed andiamo a casa”
“Nooo! Tu adesso fai l’amore con me qui, se no non mi alzo!”
“Ma sei scemo! Sono Elisa, tua sorella!”
“No! Tu sei Carla. Non capisco perché continui a mentirmi!”
Mi venne una tale rabbia che mollai un ceffone sul viso a Giulio e lo forzai a salire in macchina.
Arrivammo a casa e lo obbligai a farsi una doccia.
Mentre tentavo di spogliarlo lui tentava di baciarmi.
La prendevo un po’ sul serio, ma un po’ mi faceva morire dal ridere quel ragazzone così fuori che voleva scopare con me pensando che fossi Carla.
Mi faceva però tanta tenerezza il fatto che si sentisse così per una donna.
Quando uscì dalla doccia un poco si era ripreso, ma il suo sguardo mi turbava ancora di più.
Era nudo con un affare barzotto impressionante e mi guardava come si guarda una preda e non una sorella.
“Elisa” mi chiamò per nome e già mi tranquillizzava, ma il meglio doveva ancora venire “Ti ho mai detto che sei una gran figa e che sogno da sempre di scopare con te?”
Era sicuramente ancora fuori di testa, ma sentirmi fare delle avances da mio fratello mi scosse perecchio.
Stava di nuovo avanzando pericolosamente verso di me e questa volta era completamente nudo.
Mi raggiunse e mi cinse a se tentando di nuovo di baciarmi.
“Fermati Giulio! Sono tua sorella!” gli intimai “So benissimo chi sei. Non sono più ubriaco. Ti voglio Eli! Dimmi che tu non hai mai pensato di fare l’amore con me”
Non risposi, ma ammetto che più di una volta mi sono masturbata pensando a lui.
Sentivo il suo cazzo duro appoggiato al mio corpo.
Con forza si avvicinò alla mia bocca, tentai di allontanarlo, ma con meno convinzione di prima, mi lasciai baciare e risposi al suo bacio.
“Fermiamoci qui Giulio! È peccato!” dissi senza troppa convinzione.
“Senti come sono eccitato” disse mentre mi prendeva la mano e se la posava sul cazzo.
“No! Non posssia” la mia frase fu interrotta nel momento in cui ebbi tra le mani il membro di Giulio.
Un desidero perverso mi attraversò ed iniziai a muovere la mano avanti ed indietro.
Lui mi baciava con foga poi sentii le sue mani che mi spingevano forte verso il basso.
Mi ritrovai in ginocchio davanti a quel coso e non riuscii proprio a frenare il mio istinto. Feci scivolare il suo membro nella mia bocca.
Mentre stavo iniziando a succhiarglielo avevi le sue mani poggiate sulla testa che mi guidavano.
“Voglio scoparti!” Mi urlò Giulio mentre lo spompinavo.
“Non esagerare Giulio, accontentati di quello che ti sto facendo”
Lui però non si accontentava e tentò di spogliarmi.
Quelle mani voraci sul mio corpo mi stavano facendo capitolare quando sentimmo il motore dell’auto dei nostri genitori parcheggiare in cortile.
Il mattino seguente nessuno ebbe il coraggio di parlarne con l’altro e nessuno dei due ebbe in seguito il coraggio di provare di nuovo.
Pensai addirittura che lui non si ricordasse di nulla, ma mentre ero lì nella piscina di casa nostra col suo cazzo che si stava indurendo sul mio corpo non ne ero convinta affatto.
Quando gli amici se ne andarono a casa io e lui restammo soli.
Mentre ero intenta a fare la doccia sentii entrare Giulio nel mio bagno.
Trovai strano visto che vi erano altri due bagni liberi in casa.
“Cosa c’è?” Mi venne spontaneo chiedere “Niente Eli, è solo che mi chiedevo se ti ricordassi di quella volta”
“Accidenti Giulio! Speravo che te ne fossi dimenticato. Eravamo stati travolti dagli eventi e”
“No.Non me ne sono dimenticato. Anzi vederti nuda adesso, mi ha scatenato di nuovo un ormone incredibile. Se vuoi io sarei disposto a riprendere da dove eravamo rimasti.” e mentre lo diceva si stava spogliando nudo.
Non ebbi quasi il tempo di pararlo che si infilò nel box.
“No dai Giulio, non si può!”lo implorai, ma le sue mani impedirono qualsiasi mio movimento e mentre mi teneva ferme le braccia con una mano sola l’altra guidava il pene verso la penetrazione.
Lo sentii entrare e non ebbi più la forza di resistere.
Iniziò una penetrazione lenta e poi allentò la presa sulle mie braccia.
Mentre mi penetravo iniziammo ad abbracciarci e baciarci.
I suoi colpi aumentarono ed il mio corpo iniziò a godere intensamente.
Quando le sue mani si posarono sui miei seni provai in senso di pienezza.
Non durammo a lungo e quando I brividi accompagnarono il mio orgasmo subito dopo venni inondata dallo sperma di Giulio.
Quando uscimmo dalla doccia quasi non ci parlammo, quasi a non voler ammettere che il nostro rapporto incestuoso abbia mai avuto luogo, ma già sapevamo che quello era solo l’inizio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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